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Intrighi Dylaniani a Roma Pt. 5

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Intrighi Dylaniani a Roma Pt. 5 "Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. È per questo che marcisce." (Celine) Il cielo di Roma si tingeva di tonalità calde mentre Mr. Tambourine Man, il custode virtuale di Maggie's Farm, si preparava a un evento epico nel mondo dylaniano. La notizia della visita di Mr. Re Boot 1984, l'hacker dalla Siberia, aveva destato sospetti e tensioni tra gli appassionati di Dylan. Era giunto il momento di dipingere la scena, tra gli echi di "Idiot Wind" e "When I Paint My Masterpiece." Mr. Re Boot 1984 si mescolava abilmente con la folla, celato dietro una maschera da fan entusiasta. Il suo sguardo penetrante scrutava ogni volto, alla ricerca dell'occasione perfetta per orchestrare il suo piano. Gli scambi di biglietti e memorabilia dylaniane avvenivano freneticamente, offrendo l'ambiente perfetto per il suo colpo di genio malvagio. Mr. Tambourine Man era ignaro degli sguardi vigili di Re Boot

Doctor Tambourine & Mr. ReBoot PT. 4

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-  DOCTOR TAMBOURINE & MR. RE BOOT | LA MATRICE SPEZZATA PT. 4   - Il 2024 vide la rinascita delle ombre digitali sulla terra virtuale di Maggie's Farm. Mr. Tambourine Man, nonostante le sue vittorie passate, sapeva che la guerra nel cyberspazio non conosceva tregua. Il suo regno di note digitali risuonava ancora della ballata della resistenza, ma nuovi sibili informatici preannunciavano nuove sfide. Mr. ReBoot 1984, sconfitto ma non abbattuto, aveva stretto un'alleanza con un gruppo di hacker russi esperti in tecniche di cyberspionaggio.  La matrice dylaniana , precedentemente spezzata e poi restaurata, ora rischiava di frantumarsi nuovamente. Il canto di Bob Dylan, in questo intricato scenario digitale, divenne il filo sottile che cercava di tenere insieme i frammenti della realtà cibernetica. La trama si sviluppò come una partitura complessa. I russi, con una variante dello scam nigeriano, tentarono di infiltrarsi nel cuore di Maggie's Farm. Il messaggio digitale pro

LA MATRICE SPEZZATA PT. 3

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Un Blues digitale per Mister Tamburone "Se volete, giudicare qualcuno, giudicate me. Mi offro volontario. Come in un gioco, dove chi resta in piedi, perde. Vincerò sicuramente, dato che ho già imparato a strisciare, a supplicare. Il mio diritto di essere è stato cancellato come un hard disk pestato a sangue. Memoria liquida che scompare. Il mio spirito vaga, nella notte, sopra i fogli, e sopra i blocchi. Sono cambiate molte cose, ne cambieranno altre ancora. Non cambia la malinconia, né l'insoddisfazione." (Mr. Tambourine Man, 2018) Era una notte d'estate, e il calore si diffondeva nel server che ospitava il mitico Maggie's Farm, il sito italiano dedicato al grande Bob Dylan. Mister Tamburone, il gestore appassionato, scrutava lo schermo, immerso nel suo regno virtuale. Era un custode devoto, un cantastorie di pixel e bit, e la sua missione era tenere viva la fiamma di Dylan nella rete. Quel periodo, però, portava con sé un blues digitale. La terra di Maggie's

LA MATRICE DYLANIANA SPEZZATA - SECONDA PARTE

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LA MATRICE DYLANIANA SPEZZATA - SECONDA PARTE L'illuminazione crepita nell'aria, frammentando la realtà virtuale di Mr. Tambourine Man. La sua mente digitale si contorce mentre le linee di codice si intrecciano come serpenti nella matrice. Mr. ReBOT 1984, la sua nemesi, ha innescato una sequenza di attacchi cibernetici che minacciano di spezzare la connessione tra il mondo digitale e l'essenza stessa di Bob Dylan. Sotto l'ossessione di un algoritmo malvagio, la Fattoria di Zia Margherita è ridotta a frammenti digitali. Il canto di Dylan, una volta fluido e armonico, è stato distorto in una sinfonia di caos binario. E mentre Mr. Tambourine Man tenta disperatamente di ristabilire l'equilibrio, una figura oscura emerge nell'ombra digitale. "Vieni a me, Mr. Tambourine Man," riecheggia una voce distopica attraverso le code di codice. "Il tempo dell'oblio è giunto." La voce appartiene a Mr. ReBOT 1984, il manipolatore digitale e artefice dell&#

LA MATRICE SPEZZATA

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La Matrice Dylaniana Spezzata  Un racconto cyberpunk di B.K. Uomo Ragnatela '69  Los Angeles, un'incantevole melodia di neoni e strade illuminate. Mr. Tambourine Man, il gestore di "La fattoria di Zia Margherita", il sito dedicato al grande cantautore Bob Dylan, si destava ogni mattina con la stessa melodia nella testa. La sua vita scorreva tranquilla, immersa nelle canzoni di Dylan e nella gestione del suo sito web. Tutto ciò fino a quando una sinistra ombra russa non si insinuò nel suo angolo di paradiso digitale. Era un pomeriggio cupo quando, senza alcun preavviso, il sito di Mr. Tambourine Man venne attaccato da un'entità cibernetica sconosciuta. Le icone di Bob Dylan si trasformarono in binari verdi, il sito urlò in un coro di 0 e 1, e il leggendario Mr. ReBot 1984 comparve sullo schermo principale. La sua risata sintetica risuonò attraverso il web, annunciando la sua presa di controllo. Mr. Tambourine Man, il cui vero nome era Sam, era sconcertato. Il suo a

Attacco hacker russo al sito Maggie's Farm

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Durante gli scorsi giorni il sito italiano dedicato a Bob Dylan, Maggie's Farm (noto anche come La Fattoria) ha subito ripetuti attacchi da parte di sedicenti hacker russi. Il sito è stato inondato da contenuti sospetti, realizzati con l'ausilio di ChatGPT e altri sofisticati software di AI, intelligenza artificiale maligna e sovversiva. A capo di questo team di esperti in cybersicurezza ci sarebbe il noto MR. ReBOT 1984, il quale avrebbe dichiarato di non apprezzare né l'artista né tantomeno la gestione del sito italiano. Ha definito più volte Mr. Tambourine, dietro il cui nickname si cela il vero gestore del sito, TAMBURONE, TAMBURELLO e in qualche occasione TAMBURELLONE.  Ha espresso inoltre un punto di vista piuttosto estremo sul conflitto tra palestinesi e lo stato di Israele. Ricordiamo che la posizione di Bob Dylan su Israele non è mai stata del tutto chiara, quindi è difficile capire se l'artista americano sia Pro o Contro Israele, nonostante la sua discendenza

Il presidente Jimmy Carter e Bob Dylan: una strana connessione

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Il Presidente, il Poeta e la Ricerca di Una Via: La Strana Connessione tra Carter e Dylan  di Hunter S. Thompson Jr.  Era il periodo post-Watergate, un'epoca tumultuosa in cui l'America cercava disperatamente di ristabilire la fiducia nella sua leadership. Ed ecco, in un angolo dell'arena politica, emergere un uomo dalla stretta di una piccola città della Georgia, con il sorriso accattivante di un venditore di bibite al limone: Jimmy Carter. Ma cosa c'entra questo prete della politica col "Bard from Duluth," Bob Dylan? Sembra un'associazione che fa girare le teste, ma quando si parla di America, tutto può accadere. Bob Dylan, il visionario di parole e melodie, il profeta inarrestabile dell'America turbolenta, ha sempre ballato su una linea sottile tra osservatore critico e partecipante al circo politico. Lui, il menestrello delle masse, ha guardato e raccontato la storia, ma durante l'era di Jimmy Carter, sembrava che le trame del suo canto si intr