Considerazioni su "Under the Red Sky" e l'Intrigo degli UFO nell'opera dylaniana



Oltre il cielo rosso: considerazioni su "Under the Red Sky" e l'Intrigo degli UFO nell'opera dylaniana

Bob Dylan, icona musicale e poeta, ha sempre dimostrato un'incredibile capacità di esplorare tematiche profonde e misteriose attraverso la sua musica. L'album "Under the Red Sky," pubblicato nel 1990, non è da meno, presentando un'atmosfera che sfida i confini dell'ordinario. In questo contesto, possiamo intravedere il riflesso di un Dylan affascinato dagli UFO e dalla possibilità di vita extraterrestre. La traccia "Unbelievable" apre l'album con un ritmo vibrante e testi che potrebbero essere interpretati come una sorta di sguardo oltre il cielo, al di là della comprensione umana ordinaria. Dylan, con la sua voce caratteristica, intreccia versi che evocano un senso di meraviglia e incredulità, e c'è un'energia nell'aria che sembra suggerire qualcosa di più grande, di sconosciuto. L'ossessione di Dylan per il paranormale emerge anche in "TV Talkin' Song," in cui canta: "Well, I was feelin' something sad and blue / I was feelin' kinda lonely too / I turned on the TV and looked at a movie." Le parole potrebbero suggerire un desiderio di evadere dalla realtà ordinaria, cercando risposte o conforto in qualcosa al di là della comprensione comune.

Il legame tra Dylan e il mistero degli UFO trova anche riscontro nel suo film "Masked and Anonymous," dove viene citata la famosa Area 51, un'installazione militare nel deserto del Nevada associata a numerosi avvistamenti UFO e teorie della cospirazione. Questo suggerisce che l'interesse di Dylan per l'ignoto si estende oltre la musica, filtrando anche nelle sue opere cinematografiche. L'album "Under the Red Sky" è spesso sottovalutato nella vasta discografia di Dylan, ma la sua atmosfera e il suo fascino inquietante possono essere letti come un'apertura verso l'ignoto. Dylan sembra essere affascinato dall'idea che possa esserci qualcosa di più là fuori, nel vasto universo, oltre ciò che i nostri occhi possono vedere. "Under the Red Sky" può essere interpretato come un viaggio musicale che esplora l'ignoto e l'inconoscibile. Le suggestioni di UFO, la citazione di Area 51 nel film e la costante atmosfera di meraviglia nell'album indicano un Dylan che, oltre ad essere un poeta della terra, è anche un cercatore di stelle, affascinato dall'idea che l'infinito cieli potrebbero nascondere segreti ancora sconosciuti. In un modo tipico di Dylan, le risposte potrebbero essere nascoste tra le note della sua musica, invitandoci a esplorare il mistero insieme a lui.

Commenti

Post popolari in questo blog

Attacco hacker russo al sito Maggie's Farm

Il presidente Jimmy Carter e Bob Dylan: una strana connessione

LA MATRICE DYLANIANA SPEZZATA - SECONDA PARTE